Progetto di recupero Uliveti

La regione Lazio si colloca tra le 5 principali regioni italiane per la produzione nazionale di olio di oliva, distinguendosi non solo per la caratterizzazione degli areali di coltivazione e per la presenza di diverse cultivar dominanti tra cui

Frantoio, Itrana e Leccino ma anche e soprattutto per le condizioni pedoclimatiche che determinano le qualità organolettiche degli extravergini del territorio. Il paesaggio della nostra regione è caratterizzato dall’ampia presenza di colture agrarie diversificate che dipingono uno

scenario territoriale affascinante e suggestivo composto da cereali, ortaggi e uliveti.

In questo contesto, grazie al suo carattere di coltura arborea pluriennale e permanente, l‘ulivo costituisce una preziosa risorsa, sia per l’economia regionale, sia per la tutela della stabilità dei nostri versanti collinari, contribuendo al contrasto dei pericolosi fenomeni di dissesto idrogeologico.

Negli ultimi anni tuttavia si sono verificati nel Lazio numerosi casi di abbandono colturale degli uliveti, a causa di livelli di redditività poco sostenibili e del progressivo venir meno delle generazioni più anziane, custodi delle competenze tramandate su questo patrimonio. Questo fenomeno è legato purtroppo anche alla diffusione di pericolose patologie dell’ulivo e al rischio dell’espianto degli alberi.

Oltre al grave danno economico che ne deriva per la nostra produzione interna, ciò rischia di determinare la perdita di identità del nostro paesaggio agrario tradizionale e la compromissione della biodiversità vegetale della nostra regione.

Sentivamo il dovere di fare la nostra parte

in qualche modo, per questo motivo abbiamo fortemente voluto indirizzare le nostre energie, seppur nel nostro piccolo, nel recupero degli uliveti abbandonati, dando così anche nuove opportunità al nostro personale stagionale dopo la conclusione dei raccolti estivi di grano e pomodoro.

Da qui nasce il nostro progetto di recupero e rimessa in produzione di un antico uliveto abbandonato di circa 500 piante nel Comune di Terracina, tra i monti Ausoni. Le foto che seguono mostrano le fasi dell’intervento di recupero svolto dalla nostra azienda con fatica e determinazione.

Abbiamo provveduto ad effettuare le operazioni colturali per il suo ripristino: la ripulitura dei fusti, delle chiome e dei pedali dalle piante infestanti, la potatura di ricostituzione delle chiome finalizzata a ridurne altezza e dimensioni, favorirne l’areazione, eliminare polloni, rami e branche sovrannumerari o malati per stimolarne l’attività vegetativa, a modificarne la forma di allevamento con una potatura di riforma per rendere più agevoli le successive fasi manuali di raccolta e potatura.

Siamo fiduciosi che il nostro progetto possa dare un contributo al nostro territorio attraverso il nostro impegno agricolo, ambientale e sociale, al fine di continuare ad offrire prodotti genuini e sostenibili, preservando le risorse naturali per noi e per le generazioni future, con la speranza di ispirare azioni positive e scelte alimentari sane con il nostro modello di azienda agricola.

Dalila e Matteo